giovedì 2 aprile 2015


Piccolo racconto ed un'idea.




Lunedì, 30 marzo, abbiamo fatto una prima passeggiata insieme(vedi le altre foto nella sezione "immagini"), e vorrei velocemente condividere un'idea al proposito. La passeggiata portava dal Liceo artistico alla discarica sulla strada per Botrugno (la potete vedere sulle foto in "immagini" - è la discarica delle "pupe"). Noi di Starter avevamo fatto la stessa strada già varie volte in macchina, ma solo facendola a piedi si vedeva che, in modo più o meno nascosto, la gente aveva depositato rifiuti proprio lungo la strada - dietro dei muri, dentro un giardino abbandonato, nell'erba, sotto i cespugli. Abbiamo tirato fuori da un mucchietto di rifiuti dei profili di alluminio nuovi, ancora nel loro involucro originale, e una vecchia scopa che Fernando avrebbe utilizzato per un' opera sua. Le abbiamo messe sul ciglio della strada per recuperarle al nostro ritorno dalla discarica dove eravamo diretti. Solo che al ritorno non c'erano più.
Non poteva esserci prova più bella ed immediata per l'ipotesi che le cose (e il loro valore) cambiano quando cambia lo sguardo su di loro, quando chi le guarda ha cambiato prospettiva. 
Quel che uno butta può servire all'altro.

Mi immagino tutti i rifiuti di quella strada in una lunga fila sul suo ciglio, come se fosse un mercato. O un museo. Messi in mostra, puliti o almeno ordinati, minuziosamente esposti su tavoli o scaffali come relitti di una civilizzazione. 
Una lunga fila-mostra.
Fila-mercato.
Per un giorno.
Che permette a chi ha depositato gli oggetti di guardarle nuovamente, forse di riconoscerle, e a chi passa di prendersene qualcuno. Di riparare qualche oggetto.
O di creare uno nuovo da due, tre, quattro pezzi vecchi.

2 commenti:

in ex tra ha detto...

molto interessante la strada mercato

in ex tra ha detto...

fernando facci vedere il mocio in questione